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The Antico Caffè Greco story

Nella centralissima Via Condotti, a due passi da Piazza di Spagna e da Trinità dei Monti si trova uno dei Caffè più antichi d’Italia, da sempre punto di ritrovo non solo per i Romani ma per coloro che passano da Roma o vi risiedono per un periodo più o meno lungo.


Re, regine, maraja, scrittori, poeti, compositori, attori, cantanti e persino indiani e cowboys sono stati visitatori più o meno assidui di questo Caffè, delle sue sale, forse piccole, ma uniche, piene di opere d’arte, foto e oggetti che ne raccontano il loro passaggio.


Entrare in questo Caffè equivale a fare un viaggio nel tempo: i tavolini con marmi antichi, uno diverso dall’altro, sembrano popolati da personaggi di altri tempi, intenti a scrivere un racconto, una poesia o a leggere un libro in attesa che venga servito loro il caffé. Caffè sempre uguale, servito nelle stesse tazzine cerchiate di arancione e dai camerieri rigorosamente in frac. Se non fosse per le bustine di zucchero, si potrebbe essere in qualsiasi epoca da quel lontano 1760, anno in cui l’esistenza del Caffè Greco fu ufficialmente registrata in occasione del censimento che (essendo all’epoca Roma la capitale dello Stato della Chiesa) venne effettuato dalla Parrocchia di San Lorenzo in Lucina. Questa circostanza, pur non dandone certezza, rende estremamente probabile l’ipotesi che il Caffè Greco esistesse da data ben anteriore al 1760.
Se poi si arriva in fondo al locale si trova una quasi “inaspettata”, sia per grandezza, sia per bellezza, Sala Rossa, con le sue pareti damascate a cui, da anni, fa da guardia una statua di un fauno e dove si trova il divano proveniente dal soprastante appartamento in cui soggiornò per lungo tempo Andersen.
In questa sala si riuniscono associazioni culturali, si ricevono ospiti di riguardo e dietro un pianoforte a coda si trova una libreria che ospita l’archivio con documenti e libri riguardanti la storia del Caffè.
La mente di Roma vive qui da quasi tre secoli. Nella celeberrima saletta “omnibus” , dove passarono Liszt, Bizet, Gogol, Wagner, Goethe, Casanova, Stendhal. E insieme a loro, tutti i grandi pensatori, artisti, letterati degli ultimi duecento anni, corroborati dallo scambio d’idee e dalla bevanda orientale. E’ un monumento della Capitale.


Il Caffè Greco è un vero e proprio museo, con oltre 300 opere d’arte, è la più grande galleria d’arte privata, aperta al pubblico, esistente al mondo.